domenica 3 aprile 2011

I bambini miliardari e viziati del calcio

Si può discutere sicuramente sulla sensatezza della regola che non consente ai giocatori di calcio di togliersi la maglia durante l'esultanza dopo il gol e che costringe gli arbitri ad ammonirli.
Fatto sta che questa regola esiste, è in vigore ed è nota a tutti: arbitro, giocatori, tifosi e giornalisti sportivi.
Esiste e va rispettata.
Io vorrei sapere perchè questi signori, che definisco in questo post bambini miliardari viziati, si debbano sentire autorizzati a non rispettarla.
C'e' solo una cosa che non possono fare quando segnano un gol: togliersi la maglia.
E cosa continuano a fare?: togliersi la maglia.
Come quei bambini, viziati da i genitori, che non sanno stare al loro posto e che fanno il contrario di ciò che gli viene chiesto. Sono bambini e possiamo magari, se siamo comprensivi, giustificarli e perdonarli.§
Ma dei professionisti che vengono pagati milioni di euro dalle societò calcistiche per svolgere il loro lavoro ed essere al servizio dei compagni, della squadra e della società, non possono essere perdonati.
Ovviamente, per fortuna, non tutti i giocatori dimostrano la loro scarsa intelligenza, ma si diffonde sempre più questa forma stupida di trasgressione.
Ci sono poi altri modi poco simpatici per manifestare l'esultanza dopo il gol: polemizzare con il pubblico o la dirigenza, irridere gli avversari, rifiutare l'abbraccio dei compagni, indicare il proprio nome sulla maglia; condanno anche questi; ma almeno (se non esagerati) non procurano l'ammonizione al giocatore.
Perchè questo è il prunto fondamentale: l'ammonizione.
Quante volte poi il giocatore viene successivamente ammonito nuovamente durante la partita (magari pe run normale fallo di gioco), ottenendo così un'espulsione che avrebbe potuto evitare; oppure la squalifica, perchè già diffidato per una precedente ammonizione in partite precedenti.
Danneggiando quindi compagni, squadra e società.
Pensare che il modo più bello per festeggiare il gol è proprio quello di abbracciare i compagni e ringraziare in modo particolare chi tra di loro, con un bel passaggio, con un cross o una bella azione ha contribuito alla realizzazione del gol.
Chi non ha in mente le ammucchiate dopo i gol mondiali dell'italia nell' '82 o nel 2006?
C'è qualcosa di sbagliato che non mi fa comprendere perchè ciò non avvenga sempre.
Ben vengano anche divertenti gesti, balletti e capriole. O dediche a mogli, familiari, parenti ed amici. Purchè non implichino di doversi togliere la maglia.
Ancora peggio poi sono quei tifosi e giornalisti sportivi che per paura di essere additati come bacchettoni o nemici, evitano accuratamente di evidenziare l'assurdità del gesto vietato dal regolemento e continuamente  compiuto da questi "pseudo" professionisti del calcio.
Nessuno che abbia il coraggio di dire ai vari, Cassano, Lavezzi,  Iaquinta & company (ma la lista sarebbe davvero lunga) che hanno sbagliato e continuano a sbagliare; e che dovrebbero essere multati in modo molto salato dalle società per questi inutili e gratuiti gesti, vietati dal regolamento.
Ma di gente che riesca ad elaborare giudizi obiettivi e abbia il coraggio di esprimerli non ce n'è molta in giro attualmente in italia. Si vede nel mondo della politica come in quello dello sport.
Molto più facile seguire il gregge ed adeguarsi all'opinione comune e più polulisitca. Per riscuotere il consenso popolare ed evitare di farsi nemici.